INCHIESTA BRINDISI/ A GIUDICE CONTESTATE PRESUNTE MAZZETTE SU RISARCIMENI DANNI RAGAZZA MORTA IN INCIDENTE E BAMBINI NATO CON MALFORMAZIONI

La Redazione
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Tangenti in cambio di sentenze favorevoli, fallimenti pilotati, spartizione illecita di incarichi e consulenze. Sono le accuse alla base dell’operazione che ha portato all’arresto del giudice civile di Brindisi, Gianmarco Galiano, e di altre 6 persone. In carcere, oltre a Galiano, sono finiti il commercialista Oreste Pepe Milizia e l’imprenditore Massimo Bianco. Arresti domiciliari per Federica Spina, avvocato ed ex moglie di Galiano, per l’imprenditore Francesco Bianco e per la presidente dell’ordine degli ingegneri di Brindisi, Annalisa Formosa. Sno 21 in tutto le persone coinvolte nell’inchiesta coordinata dalla procura di Potenza. Secondo la Procura potentina, il giudice Galiano avrebbe incassato parte dei risarcimenti concessi dalle assicurazioni in giudizi civili a due famiglie per un totale di 450mila euro. In un caso avrebbe ricevuto 300mila euro dai genitori di una ragazza di 23 anni morta in un incidente stradale, in un altro caso ne avrebbe ottenuti 150mila dai genitori di un bambino nato con traumi permanenti per errore medico. Per costringere i genitori del bambino colpito da problemi dopo il parto a pagare, li avrebbe minacciati di far decadere la potesta’ genitoriale. Tra le altre operazioni illecite contestate ci sono sponsorizzazioni fittizie per la barca a vela di Galiano. Sequestrati dalle fiamme gialle beni per oltre un milione di euro.

Vincenzo Murgolo

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