Bari, “Morte a Venezia”: il 10 e 11 dicembre lo spettacolo-concerto

La Redazione
Bari, “Morte a Venezia”: il 10 e 11 dicembre lo spettacolo-concerto

Per la Stagione teatrale 2022/23 «Altri Mondi» sabato 10 dicembre ore 21 e domenica 11 dicembre ore 18, al Teatro Piccinni, la nuova produzione della compagnia Diaghilev

BARI – Sabato 10 dicembre 2022, alle ore 21.00 e domenica 11 dicembre alle ore 18.00, al Teatro Piccinni di Bari andrà in scena “Morte a Venezia” da Thomas Mann adattamento, regia e interpretazione di Paolo Panaro. Lo spettacolo-concerto rientra nella stagione teatrale 2022/23 «Altri Mondi» del Comune organizzata in collaborazione con il Teatro pubblico pugliese.

 In questa nuova produzione della compagnia Diaghilev con le scene di Tommaso Lagattolla e le luci di Peppino Ruggiero, Panaro firma adattamento e regia per farsi interprete lui stesso di quest’elegia sulla fine di un mondo, intrecciando il racconto del grande romanziere, premio Nobel per la letteratura nel 1929, con alcune tra le più belle pagine della letteratura pianistica di Rachmaninov, Beethoven e Chopin, nella cui interpretazione sarà impegnato l’ucraino Alexander Romanovsky, premio Busoni nel 2001 (a soli diciassette anni) e concertista di fama internazionale con esibizioni nei più importanti teatri del mondo, dalla Scala di Milano alla Royal Albert Hall di Londra al Teatro degli Champs-Élysées a Parigi.

Il romanzo di Mann è un affresco dell’Europa alle soglie della Prima Guerra Mondiale, vista attraverso un breve periodo dell’esistenza di uno scrittore tedesco, il quale, stanco dell’austerità della propria vita e del rigore con cui, per anni, ha affrontato l’impegno artistico, decide di passare qualche settimana al mare, al Lido di Venezia. Così, Gustav Aschenbach si trasferisce nell’elegante Hotel des Bains, frequentato da viaggiatori provenienti da ogni parte d’Europa. Fra gli ospiti incontra Tadzio, un ragazzo polacco in vacanza con la famiglia. Lo scrittore ne rimane affascinato e cade in preda a una passione che presto si trasforma in ossessione. Un giorno, per caso, il protagonista scopre che il colera è arrivato in città e che le autorità lagunari stanno facendo di tutto per tenere nascosta la notizia. Venezia sprofonda nel contagio e nella morte, segnando, al contempo, il tramonto della tradizione culturale del vecchio continente. Aschenbach, affaticato, contempla per l’ultima volta la misteriosa, abbagliante e fatale bellezza di Tadzio che, nella luce del mattino, gli indica un punto lontano all’orizzonte, mentre le magnificenze architettoniche della città lagunare e l’odore putrido del mare, la vivacità del variopinto popolo veneziano e l’insopportabile afa del mortifero scirocco, fanno da sfondo al più classico dei conflitti, in un’antitesi fra passato e nuovo, vecchiaia e gioventù, esperienza e innocenza.

MORTE A VENEZIA

da Thomas Mann

nuova produzione della compagnia Diaghilev

adattamento, regia e interpretazione

Paolo Panaro

pianoforte

Alexander Romanovsky

musiche di

Rachmaninov, Beethoven Chopin

scene Tommaso Lagattolla

disegno luci Giuseppe Ruggiero

costruzioni Damiano Pastoressa

aiuto scenografa Antonella Voicu

 

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