Moda sostenibile in Puglia: a Trani il confronto tra istituzioni, industria e formazione per costruire un distretto circolare. Il fatto


di Stefano Patimo, Stranifatti.it
Come trasformare la moda pugliese in un motore di sviluppo sostenibile, rigenerativo e competitivo? A questa domanda ha cercato di rispondere l’evento “Economia circolare per una moda sostenibile in Puglia – Innovazione e opportunità per il futuro del Distretto della Moda”, tenutosi il 29 aprile al Palazzo delle Arti “Beltrani” di Trani.
L’incontro, parte del ciclo “Conoscere per Amministrare” promosso dal Comune di Trani, ha riunito protagonisti di primo piano del mondo istituzionale, imprenditoriale, accademico e formativo, dando vita a un dialogo concreto e visionario su una delle sfide più urgenti per il comparto tessile e moda: ripensare l’intera filiera secondo i principi dell’economia circolare.
La moda pugliese davanti alla sfida della transizione sostenibile
Ha aperto i lavori Fabrizio Ferrante, vicesindaco della Città di Trani, seguito da Sergio Fontana, presidente di Confindustria Bari e BAT. Il messaggio è chiaro: la sostenibilità non è più un’opzione, ma una necessità strategica. Il distretto moda pugliese, forte di una lunga tradizione manifatturiera, deve oggi affrontare un cambiamento profondo per allinearsi agli standard ambientali europei e rispondere alle esigenze dei mercati internazionali.
Smaltimento degli scarti: la circolarità parte dai rifiuti
Martino Filomena, presidente di ITS MI.TI. Moda Puglia, ha illustrato le criticità e le potenzialità legate alla gestione degli scarti di lavorazione nel settore moda. A fianco a lui, il Capitano Pierluca Cassano, comandante della Guardia di Finanza BAT, ha sottolineato l’importanza del contrasto all’illegalità nello smaltimento dei rifiuti tessili, che rappresenta ancora un grave rischio per l’ambiente e per la competitività delle imprese virtuose.
MUSA: il modello di economia circolare per il futuro
Uno dei momenti più rilevanti dell’evento è stata la presentazione del progetto MUSA – Multilayered Urban Sustainability Action, considerato un esempio virtuoso di integrazione tra sostenibilità ambientale e innovazione industriale.
Antonio Seggioli, membro del comitato scientifico MUSA, ha raccontato come le imprese possano rigenerare il valore attraverso processi di economia circolare e partnership territoriali. Con lui, Margherita Pero, del Politecnico di Milano – esperta in fashion, luxury and design – e Paola Branduardi, docente dell’Università di Milano Bicocca, che hanno illustrato il potenziale del modello MUSA come sistema replicabile per la valorizzazione degli scarti e l’ottimizzazione delle risorse in ottica urbana e distrettuale.
Nuove opportunità e formazione per innovare il distretto moda
Antonio Messenì Petruzelli, professore del Politecnico di Bari, ha fornito una visione strategica sulla valorizzazione del territorio e delle competenze. Insieme a Seggioli, ha delineato le condizioni per rendere il distretto Moda Puglia un punto di riferimento nazionale per l’innovazione sostenibile.
Un’altra leva chiave è la formazione. Il panel “ITS Moda: la formazione per innovare e competere” ha visto nuovamente protagonista Martino Filomena, affiancato da Cataldo De Luca (Confindustria Bari e BAT) e Giuseppe Negro, direttore dell’ITS Moda Puglia. Gli ITS, oggi più che mai, rappresentano un hub tra scuola, impresa e territorio, fondamentali per preparare le nuove generazioni di tecnici e creativi all’altezza delle sfide ambientali, digitali e produttive.
La sostenibilità come opportunità collettiva
Moderato da Giacomo Marinaro (Presidente del Consiglio Comunale di Trani) e dallo stesso De Luca, l’evento si è chiuso con un confronto aperto con il pubblico, da cui è emersa una consapevolezza crescente: la transizione verso un modello circolare non è solo una responsabilità etica, ma anche un’opportunità economica, capace di generare occupazione qualificata, innovazione e coesione sociale.
Un appello a chi fa impresa, ricerca e politica: serve una cabina di regia condivisa per far evolvere la moda pugliese verso un sistema più giusto, efficiente e resiliente. L’incontro di Trani è stato un primo passo. Ora tocca ai territori raccogliere la sfida e fare rete.
















