Luglio 16, 2025

Lamborghini rivede i piani: la prossima Urus sarà ancora ibrida, l’elettrica può attendere

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Il CEO Stephan Winkelmann annuncia che la prossima Lamborghini Urus sarà ancora ibrida.

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Lamborghini cambia il passo sulla strada dell’elettrificazione, ma senza tradire la propria filosofia. In un’intervista rilasciata il 28 aprile 2025, Stephan Winkelmann, presidente e CEO della casa di Sant’Agata Bolognese, ha confermato che la prossima evoluzione dell’Urus sarà ancora un modello ibrido plug-in e non completamente elettrico, come inizialmente ipotizzato. Una decisione ponderata, che rispecchia l’andamento più cauto del mercato globale nei confronti delle vetture a batteria, soprattutto nel segmento delle auto supersportive di lusso.

Secondo Winkelmann, infatti, la curva di accettazione delle auto full electric si sta rivelando più lenta del previsto, rendendo necessario un aggiustamento della strategia “Direzione Cor Tauri” senza però snaturarne l’obiettivo principale: proporre le macchine giuste al momento giusto, con la flessibilità necessaria a rispondere alle dinamiche reali del mercato.

Urus rimane fedele alla transizione ibrida

La nuova generazione della Lamborghini Urus seguirà l’impronta già tracciata dalla recente Urus SE, puntando su una combinazione di motore termico e sistema elettrico. Non sarà dunque un modello completamente elettrico, ma un ulteriore affinamento della tecnologia plug-in hybrid, in linea con le attuali richieste della clientela.

Questa scelta non rappresenta un passo indietro, bensì una strategia di consolidamento: l’ibrido plug-in continua a garantire alte prestazioni, autonomia estesa e una risposta emotiva che, per i clienti di Lamborghini, resta imprescindibile. Il brand bolognese intende così preservare quell’identità unica fatta di emozione, sound e dinamismo, ancora difficilmente replicabile su un’auto totalmente elettrica.

Il quarto modello sarà elettrico, ma con tempistiche diverse

Se per l’Urus si conferma la scelta ibrida, l’elettrico troverà spazio in un nuovo modello destinato ad arricchire la gamma Lamborghini entro la fine del decennio. Sarà una vettura ispirata al concept Lanzador: una 2+2 a due porte, pensata per una clientela più ampia e diversificata rispetto agli attuali possessori di supercar.

Partendo da una potenza di 1 Megawatt, equivalente a circa 1.360 cavalli, la nuova elettrica promette di combinare l’anima sportiva della casa con le più avanzate tecnologie a batteria. Sul design, tuttavia, non tutto è stato ancora deciso: si stanno valutando diverse opzioni stilistiche per garantire coerenza con il DNA Lamborghini, pur innovando.

Sfide globali tra dazi e Green Deal

Winkelmann ha inoltre toccato temi di politica economica, a partire dalla questione dei dazi commerciali negli Stati Uniti, che rappresentano circa il 30% del mercato Lamborghini. In risposta all’incertezza, il marchio sta valutando diverse strategie, compresa la possibilità di aumentare i prezzi, come già preannunciato da Ferrari.

Sul fronte europeo, la discussione verte invece sulla revisione del Green Deal e sui tempi della transizione verso l’elettrico. Per il CEO, è essenziale che tecnologia, legislazione e gusti dei consumatori procedano allineati. Una riflessione che evidenzia la complessità della trasformazione in corso e il rischio di imporre cambiamenti non ancora pienamente accolti dal mercato.

L’attenzione sulla benzina sintetica e l’importanza del Made in Italy

Tra le alternative al full electric, Lamborghini guarda con attenzione anche alla possibilità della benzina sintetica, in attesa delle decisioni definitive dell’Unione Europea previste tra la fine del 2025 e il 2026. Sebbene attualmente il costo di produzione sia ancora elevato, il potenziale sviluppo di carburanti alternativi rappresenta una delle possibili vie per mantenere vive le motorizzazioni tradizionali a basse emissioni.

Winkelmann ha ribadito con forza l’orgoglio per il Made in Italy: Lamborghini continuerà a produrre esclusivamente a Sant’Agata Bolognese, esportando nel mondo l’eccellenza della Motor Valley. Un legame profondo con il territorio che resta parte integrante della visione strategica del marchio.

Un futuro flessibile e fedele all’identità Lamborghini

L’ampliamento del sito produttivo di Sant’Agata, con nuovi terreni già acquisiti, conferma la fiducia nel futuro del marchio e il rafforzamento delle basi industriali per sostenere la crescita. Oggi Lamborghini conta circa 3.000 dipendenti, numero che è triplicato in poco più di un decennio, e l’espansione continuerà in parallelo con l’arrivo del quarto modello.

La scelta di rallentare l’elettrificazione completa per l’Urus non è quindi un dietrofront, ma una dimostrazione di pragmatismo e attenzione alle reali esigenze di mercato. Lamborghini resta fedele alla propria identità, pronta a evolvere, ma senza abbandonare ciò che la rende unica: emozione, tradizione e innovazione al servizio della passione automobilistica.

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