Luglio 16, 2025

Imagen 4 impara a scrivere: ecco come Google ha migliorato il suo generatore di immagini IA

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Durante il Google I/O 2025, Google ha presentato Imagen 4, la nuova versione del suo modello di generazione immagini basato su intelligenza artificiale. Sviluppato da DeepMind, questo sistema promette un salto qualitativo netto rispetto ai predecessori, non solo sul piano estetico ma soprattutto nella gestione del testo all’interno delle immagini, una delle sfide tecniche più complesse per qualsiasi modello IA generativo.

A presentarlo è stato Eli Collins, vicepresidente di prodotto di Google DeepMind, sottolineando come Imagen 4 rappresenti un nuovo standard visivo per le applicazioni creative, pubblicitarie e di comunicazione.

Il miglioramento più evidente riguarda proprio la capacità del modello di generare scritte coerenti, nitide e leggibiliall’interno delle immagini. Si tratta di un problema storico nel campo della generazione visiva, spesso causa di frustrazione tra gli utenti, che ora sembra in buona parte superato. Imagen 4, infatti, riesce a rappresentare etichette, insegne, confezioni e scritte artificiali con una precisione finora rara tra le IA pubbliche.

Ma le innovazioni non si fermano qui. Imagen 4 dimostra una sensibilità visiva notevole nella riproduzione dei materiali, dei riflessi, dei liquidi e delle texture complesse come il pelo, il tessuto o l’acqua. Google ha mostrato diverse immagini d’esempio che parlano da sole: da una balena che emerge da una strada urbana a una confezione di uova con scritte perfettamente leggibili, ogni scena appare coerente, rifinita e realistica.

Estetica e versatilità per tutte le esigenze

Imagen 4 si adatta perfettamente a stili fotorealistici, illustrativi o surreali, mantenendo un altissimo livello di dettaglio. Le immagini generate non solo sono più belle da vedere, ma anche più coerenti internamente, con una logica spaziale e una resa dei materiali molto migliorata rispetto alle versioni precedenti.

Collins ha definito il modello “versatile e scalabile”, adatto a produzioni editoriali, strumenti di design, creazione pubblicitaria e applicazioni industriali. Una caratteristica chiave è la velocità di generazione, che consente un uso fluido in contesti di lavoro o in tempo reale.

Perché questa evoluzione è importante

Il rilascio di Imagen 4 si inserisce nel più ampio piano di Google per integrare l’intelligenza artificiale nei suoi strumenti di produzione e creazione, come dimostrano anche gli annunci legati a Google Flow per i video AI e al rebranding di Project Starline in Google Beam, ora orientato alle videoconferenze 3D.

Con questa nuova generazione di modelli, Google si propone di offrire non solo creatività, ma anche funzionalità professionali avanzate: l’accurata gestione del testo potrebbe aprire nuove prospettive per l’editoria, il marketing e la produzione di packaging realistici, anche in fase di prototipazione.

La creatività generativa è sempre più accessibile

Sebbene non sia ancora disponibile al pubblico in modo esteso, Imagen 4 è già testato in ambienti chiusi e destinato a un rilascio progressivo attraverso gli strumenti Google destinati alla generazione di contenuti visivi. Non è da escludere che possa in futuro integrarsi anche in Gemini Advanced, la piattaforma premium dell’ecosistema AI di Google.

Con Imagen 4, la generazione immagini AI non solo diventa più potente, ma anche più affidabile. La capacità di scrivere correttamente – un tempo oggetto di meme e parodie – potrebbe diventare presto uno standard, non più un’eccezione.

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