Nuovo attacco dell’Iran contro Israele, tre vittime e 80 feriti. Teheran: “Nessuna moderazione”



Continua l’escalation militare tra Israele e Iran. Nella notte, a Tel Aviv, le sirene d’allarme sono scattate in seguito al lancio di missili lanciati dal governo di Teheran. Il bilancio provvisorio è di tre morti e circa 80 feriti, come ha riferito il servizio medico d’emergenza israeliano, aggiungendo che diverse altre persone sono gravemente ferite. Nella notte i media di Tel Aviv avevano riferito della morte di una donna di 60 anni e di circa 60 feriti. Forti esplosioni, in precedenza, si erano avvertite anche a Teheran, con una colonna di fumo che si è alzata dall’aeroporto.
“Risponderemo all’attacco israeliano per difendere al nostra sovranità e sicurezza nazionale”, aveva dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. Dal governo iraniano sono arrivati anche attacchi agli Stati Uniti, accusati di complicità con Israele, i cui attacchi sono stati “condotti con la cooperazione politica e logistica di Washington”, come sottolineato dall’ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite, Saeed Iravani. Per Esmaeil Baghaei, portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, i negoziati con gli Stati Uniti su un accordo nucleare sono privi di significato alla luce degli attacchi israeliani. “Non si può affermare”, ha aggiunto, “di stare negoziando e allo stesso tempo lasciare che Israele attacchi il territorio iraniano.
Ad auspicare una fine dell’escalation militare, intanto, è il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. “Pace e democrazia prevalgano”, ha dichiarato. Ad applaudire l’iniziativa militare dell’Iran contro Israele è invece Hamas, secondo cui il governo di Tel Aviv ha “fallito” nel difendersi nonostante un dispositivo “esagerato”. “La forte risposta dell’Iran”, ha aggiungo il leader di Hamas, Izzat al-Risheq, “dimostra che non c’è arroganza senza risposta e non c’è aggressione senza punizione”.
Vincenzo Murgolo
Fonte Radio Norba