Luglio 16, 2025

Apple cambia le regole dell’App Store per conformarsi all’Ue

0
8c888429a2372ef2f3aa412279c77b25
8c888429a2372ef2f3aa412279c77b25

Apple ha annunciato una serie di cambiamenti sostanziali alle politiche dell’App Store in Unione Europea, con l’obiettivo di conformarsi al Digital Markets Act (DMA) e prevenire ulteriori sanzioni da parte della Commissione Europea. Le nuove regole, rese note il 27 giugno, arrivano a meno di un mese dalla multa da 500 milioni di euro inflitta ad Apple per pratiche ritenute anticoncorrenziali, in particolare per le restrizioni alla comunicazione tra sviluppatori e utenti su offerte esterne alla piattaforma.

Un nuovo sistema di commissioni: Tier 1 e Tier 2

Al centro della riforma c’è l’introduzione di un sistema a due livelli per le commissioni sulle app. Il nuovo Tier 1prevede una commissione ridotta al 5% sugli acquisti in-app, offrendo però accesso solo a funzionalità di base come la distribuzione sull’App Store, misure di sicurezza e assistenza tecnica. Il Tier 2, invece, mantiene una commissione del 13%, ridotta al 10% per le piccole imprese o gli abbonamenti di lunga durata, e garantisce l’accesso completo all’ecosistema e ai servizi Apple.

Tutte le app verranno inizialmente classificate nel Tier 2, ma gli sviluppatori potranno in seguito optare per il Tier 1, a seconda delle esigenze e del modello di business. È una novità pensata per fornire maggiore flessibilità ai developer, mantenendo al contempo l’equilibrio tra accesso alle infrastrutture Apple e sostenibilità economica del sistema.

Una nuova commissione per i link esterni

Un altro punto centrale riguarda la gestione dei link esterni per gli acquisti fuori dall’App Store, uno degli aspetti più criticati dalla Commissione. A partire dal 1 gennaio 2026, entrerà in vigore la nuova Core Technology Commission, una commissione fissa del 5% che verrà applicata quando un utente clicca su un link all’interno di un’app per completare un acquisto su un sito di terze parti.

Questa formula sostituirà il precedente modello Core Technology Fee, stabilendo un nuovo standard per il business digitale in Europa. Secondo Apple, la nuova struttura garantirà trasparenza e coerenza nella gestione delle commissioni, assicurando allo stesso tempo la conformità alle disposizioni del DMA.

Un cambio strategico per evitare nuove sanzioni

Con queste modifiche, Apple intende rispondere formalmente all’invito della Commissione Europea, che a fine maggio aveva richiesto un adeguamento delle pratiche entro 30 giorni. La società di Cupertino ha ancora la possibilità di presentare ricorso contro la sanzione da 500 milioni di euro fino al 7 luglio, ma le nuove regole rappresentano un segnale chiaro di apertura e dialogo con le istituzioni europee.

La mossa potrebbe influenzare anche altri operatori del mercato, definendo nuove linee guida per l’intero settore delle piattaforme digitali in Europa. Il contesto normativo resta in rapida evoluzione e sarà interessante osservare come cambieranno le strategie delle big tech nei prossimi mesi per adattarsi alla crescente pressione regolatoria.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *