Ecco Megaride, il supercalcolatore italiano per la cybersicurezza


Il 28 giugno 2025, a Napoli, è stato inaugurato Megaride, un supercalcolatore ad alta efficienza energetica destinato a diventare un nodo strategico per l’infrastruttura nazionale di cybersicurezza e per l’intero ecosistema europeo di calcolo ad alte prestazioni. La nuova infrastruttura si trova presso il polo universitario di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II, all’interno del data center di Cineca, il consorzio interuniversitario che gestisce la macchina.
Megaride nasce da un’iniziativa dell’Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza (Acn) e del Ministero dell’Università e della Ricerca, con il supporto dell’Icsc (Centro nazionale di ricerca in HPC, Big Data e Quantum Computing), del Cnr e di Cineca. L’obiettivo è ambizioso: promuovere la sovranità tecnologica italiana, accelerare la ricerca scientifica e rafforzare la sicurezza digitale del Paese.
Un’infrastruttura all’avanguardia per la sovranità digitale
Dotato di 28.000 processori e 340 acceleratori, Megaride si distingue per l’elevata efficienza energetica e per la sua capacità di interconnessione con Leonardo, il supercomputer italiano già inserito tra i dieci più potenti al mondo. Le sue prestazioni sono ottimizzate per lo sviluppo di strumenti basati su intelligenza artificiale e machine learning, con un impatto diretto sulla prevenzione e il contrasto delle minacce informatiche.
Il data center rappresenta inoltre il fulcro tecnologico del sistema HyperSOC, piattaforma centralizzata realizzata dall’Acn per monitorare e gestire in tempo reale le minacce digitali sul territorio nazionale, già attiva in vari enti pubblici e privati. Grazie alle capacità di elaborazione avanzate, Megaride potrà contribuire allo sviluppo di metodi predittivi per la difesa della cybersicurezza nazionale ed europea.
Un investimento strategico da 50 milioni di euro
L’intero progetto ha beneficiato di un finanziamento di circa 50 milioni di euro, provenienti in gran parte dalle risorse del Pnrr. L’acquisizione e l’installazione di Megaride si inseriscono in un piano più ampio promosso dal Dipartimento per la trasformazione digitale e dal Mur, volto a garantire l’autonomia tecnologica del Paese in ambiti strategici come il supercalcolo.
Il sistema opererà con finalità sia accademiche che industriali, supportando università, centri di ricerca e aziende nella realizzazione di progetti innovativi, dalla genomica alla sicurezza delle infrastrutture critiche. L’integrazione tra intelligenza artificiale, calcolo ad alte prestazioni e analisi dei dati offre un potenziale unico per affrontare le sfide del futuro.
Un ruolo chiave per Napoli e il Mezzogiorno
L’inaugurazione di Megaride rappresenta anche un importante riconoscimento per Napoli e per il Sud Italia, confermando il ruolo crescente del Mezzogiorno nello scenario tecnologico nazionale ed europeo. Il polo di San Giovanni a Teduccio si consolida così come hub dell’innovazione e della ricerca scientifica, in grado di attrarre investimenti, competenze e nuove collaborazioni internazionali.
Come sottolineato dai promotori, Megaride non è solo una macchina di calcolo, ma un simbolo della nuova traiettoria dell’Italia digitale, fondata sulla valorizzazione delle eccellenze territoriali, sulla formazione di talenti e sulla costruzione di infrastrutture resilienti e sostenibili.