Luglio 16, 2025

TikTok verso la vendita negli Stati Uniti: trovato un acquirente americano, Xi Jinping è favorevole

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La piattaforma TikTok potrebbe restare attiva negli Stati Uniti. Il presidente Donald Trump ha infatti confermato di aver trovato un acquirente americano per TikTok, annunciando che l’operazione sarebbe in fase avanzata e potrebbe concludersi con l’approvazione del presidente cinese Xi Jinping. “Abbiamo un acquirente”, ha dichiarato in un’intervista a Fox News, senza tuttavia rivelarne il nome. “Sono persone molto ricche, lo rivelerò tra due settimane”, ha aggiunto.

Si tratta di una svolta cruciale per i 170 milioni di utenti americani della piattaforma, preoccupati per il possibile bando dell’app dopo la legge firmata dall’amministrazione Biden, che ne imponeva la vendita entro settembre per motivi di sicurezza nazionale. TikTok è infatti controllata dalla società cinese Bytedance, accusata da più fronti di mettere a rischio la privacy dei cittadini statunitensi.

La Cina pronta a dare l’ok: “Xi Jinping probabilmente lo farà”

Uno degli ostacoli principali all’operazione era l’approvazione delle autorità cinesi. Ora però lo scenario sembra cambiare. Secondo quanto dichiarato da Trump, il presidente cinese Xi Jinping sarebbe favorevole alla vendita: “Probabilmente lo farà”, ha detto. Un passaggio fondamentale per portare a termine l’accordo, che richiede il consenso della Cina per l’esportazione della tecnologia di TikTok.

Nel frattempo, Bytedance ha confermato di avere ancora alcune riserve, citando a più riprese “questioni chiave da risolvere”, come dichiarato nell’aprile scorso. Tuttavia, l’amministrazione Trump sembra intenzionata a chiudere l’operazione rapidamente, anche per mantenere la promessa elettorale di salvare la piattaforma. Proprio per questo, il CEO di TikTok Chew Shou Zi è stato invitato all’insediamento presidenziale lo scorso gennaio, un segnale inequivocabile di apertura verso l’app.

Meta, Microsoft, Musk: chi è il possibile acquirente?

Il nome dell’acquirente resta per ora segreto, ma le ipotesi si moltiplicano. In pole position ci sono Meta, Microsoft, Oracle e Walmart, tutte aziende che avevano già mostrato interesse per TikTok in passato. Ma secondo fonti vicine all’amministrazione, anche Amazon ed Elon Musk sarebbero tra i candidati, con la possibilità di acquisire la piattaforma o una parte delle sue attività in Nord America.

Non è la prima volta che si parla di una possibile cessione. Già nel 2020, sotto la prima presidenza Trump, era stato avviato un processo di vendita poi naufragato. Ma ora il contesto è radicalmente diverso: il Congresso ha approvato misure più stringenti, la scadenza per il bando è fissata per l’autunno, e l’interesse politico e mediatico sull’argomento è altissimo.

Sicurezza nazionale: Trump minimizza le preoccupazioni

Le preoccupazioni per la sicurezza nazionale restano centrali. Il motivo della pressione sulla vendita nasce proprio dal timore che TikTok possa raccogliere dati sensibili per conto del governo cinese. Un rischio che, secondo l’amministrazione Biden, può essere eliminato solo con un cambio di proprietà.

Trump, tuttavia, minimizza questi timori: “Si potrebbe dire lo stesso di tutto ciò che è prodotto in Cina, come i nostri telefoni”, ha commentato. Una posizione che conferma la sua volontà di salvare TikTok mantenendo un profilo più pragmatico, cercando di trovare un compromesso tra libertà d’impresa e tutela della sicurezza.

Un passaggio strategico nel conflitto tech tra USA e Cina

La possibile vendita di TikTok rappresenta un momento chiave nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina nel campo della tecnologia. Mentre l’Europa discute regole per la trasparenza degli algoritmi e la protezione dei dati, negli USA l’acquisizione di TikTok da parte di una società americana potrebbe evitare uno scontro frontale con Pechino e con una generazione intera di utenti americani.

Se l’operazione verrà confermata entro due settimane, come anticipato da Trump, si tratterebbe di una delle più importanti acquisizioni tech degli ultimi anni, con implicazioni strategiche, politiche e culturali a livello globale.

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