Incendio in un ospedale di Tivoli, quattro morti e circa 200 evacuati. Si indaga per omicidio colposo plurimo e incendio colposo

La Redazione

È di quattro morti e circa 200 pazienti evacuati il bilancio di un incendio divampato nella tarda serata di ieri in un ospedale di Tivoli, alle porte di Roma. A perdere la vita sono state Pierina Di Giacomo e Romeo Sanna, entrambi di 86 anni, e Giuseppina Virginia Facca, di 84. Non è ancora chiaro se la quarta vittima, un 76enne, fosse deceduta poco prima del rogo o invece abbia perso la vita per conseguenza dell’incendio. “Vogliamo chiarezza sulle cause della morte di nostra madre”, hanno dichiarato i familiari di Giuseppina Virginia Facca.

Le fiamme, secondo le prime ipotesi degli investigatori, sarebbero partite dall’esterno dell’ospedale coinvolgendo i rifiuti stoccati per poi propagarsi nel pronto soccorso e nel reparto di terapia intensiva, con il fumo che ha invaso il nosocomio. “Abbiamo acquisito numerose immagini dell’impianto di videosorveglianza, da cui abbiamo un quadro chiaro su quanto accaduto e attraverso le quali al momento possiamo escludere il dolo”, ha dichiarato il procuratore di Tivoli, Francesco Menditto. La Procura ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo plurimo e incendio colposo. Sequestrate, inoltre, alcune aree dell’ospedale per le indagini. Per le tre vittime è stata disposta l’autopsia e per questo è stato nominato il medico legale e il tossicologo. Delle tre persone decedute, una era ricoverata in medicina d’urgenza e due in medicina generale.

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha parlato di “terribile tragedia”. Dopo aver sottolineato di essere in “costante contatto” con il governatore del Lazio, Francesco Rocca, il ministro ha ribadito la disponibilità da parte del governo a “dare il supporto necessario”. “Ringrazio”, si legge ancora in una nota del ministero della Salute, “tutti gli operatori coinvolti nelle attività di soccorso, i medici e gli infermieri che stanno garantendo assistenza e le strutture sanitarie che si sono attivate per accogliere i pazienti”.

Vincenzo Murgolo

Fonte Radio Norba

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