Fondazione con il Sud, sei meridionali su 10 bocciano la sanità pubblica. E non si fidano della politica

La Redazione

Più di sei meridionali su 10 si ritengono del tutto insoddisfatti dai servizi sanitari pubblici, al contrario dei cittadini del Nord, che al 70% promuovono il sistema statale.  Sull’autonomia differenziata, per più di 1 italiano su 2 da Roma in su è una misura “necessaria e urgente” mentre al Sud lo pensa soltanto il 14%. per il 66% degli italiani che vivono al Nord l’attuazione dell’autonomia differenziata è una misura positiva, l’opposto avviene al Sud con l’81% che vede negativamente l’attuazione. Sul Pnrr nessuna differenza: meno di un quinto degli italiani confida che le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza saranno spese in modo efficace per far ripartire il paese. E la metà della popolazione non ha votato negli ultimi anni per la delusione e la sfiducia nei partiti.

Sono alcuni dei dati emersi dall’indagine promossa dalla Fondazione con il Sud e condotta dall’Istituto Demopolis su un campione di oltre 4.000 intervistati.

Le preoccupazioni di due terzi dei cittadini non sono legate soltanto alla fragilità della sanità pubblica, ma anche all’inflazione e all’aumento del costo della vita, con la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie. Il 62% denuncia le carenze nel welfare ed il 59% l’insicurezza urbana e la criminalità.

A questo si aggiunge una preoccupazione crescente: la denatalità e lo spopolamento, oltre al cambiamento climatico.

Stefania Losito

Fonte Radio Norba

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