Era stato in carcere per l’omicidio di Michele Fazio, il 15enne ucciso per errore nel 2001 a Bari Vecchia
Raffaele “Lello” Capriati, 41 anni, nipote del boss di Bari Vecchia Tonino, è stato ucciso nella tarda serata di Pasquetta a Torre a Mare, periferia sud di Bari.
Era in macchina con un’altra persone, che è scappata, quando è stato affiancato da un’altra vettura dalla quale sarebbero stati esplosi quattro colpi di pistola. Due lo avrebbero raggiunto a torace e testa. Capriati è poi morto in ospedale.
Era stato scarcerato a fine agosto 2022 dopo aver scontato 17 anni per concorso nell’uccisione di Michele Fazio, il 15enne ucciso per errore a Bari Vecchia il 12 luglio 2001. Il suo ritorno in libertà, come spesso accade negli ambienti della malavita, era stato accolto a Bari Vecchia da festeggiamenti, fuochi d’artificio e video sui social.
Il 15enne Michele Fazio fu ucciso per errore durante una faida tra clan rivali mentre rientrava a casa, nel cuore del centro storico di Bari. Secondo l’accusa a sparare al ragazzino fu Leonardo Ungredda, ucciso in un agguato nel 2003. Per il delitto furono condannati gli altri componenti del commando, Lello Capriati, appunto, e Francesco Annoscia.
Sull’agguato di Pasquetta le indagini della polizia sono coordinate dalla Direzione distrettale antimafia di Bari. Il movente sarebbe da ricercare all’attività criminale del clan Capriati e probabilmente allo spaccio di droga.
Fonte Radio Norba