Oltre settemila visualizzazioni per le storie e i laboratori dell’edizione speciale del festival Kids

La Redazione

il bosco delle carte animate, tina aretano

LECCE – I teatri e i luoghi della cultura sono chiusi da molti mesi. Ma Kids, il “Festival del teatro e delle arti per le nuove generazioni” non ha abbandonato il suo consolidato e affezionato pubblico di spettatori piccoli e grandi. A Lecce, le vacanze natalizie, da sette anni, sono infatti lo scenario per questo interessante e innovativo festival dedicato ai nuovi linguaggi del teatro per famiglie che, dal 28 dicembre al 10 gennaio, ha proposto una versione online interamente gratuita e on demand sul sito KidsFestival.it. Il programma di questa settima edizione, dedicata al tema “Abbracci sospesi”, ha proposto una quindicina di appuntamenti – tra i racconti “In viaggio con le storie” e i laboratori del “Kids Village” – con contenuti inediti, ideati e realizzati appositamente per il festival (che hanno ottenuto oltre 7mila visualizzazioni e che saranno disponibili sul sito fino al 20 gennaio) tre incontri in streaming, il Barbonaggio teatrale che, grazie all’operazione Robin Hood ha raggiunto numerose famiglie e associazioni, e l’esperienza dei “piccoli critici”.

«Abbracci che abbiamo solo rimandato o trasformato in abbracci virtuali che hanno sortito effetti straordinari», sottolineano i direttori artistici Tonio De Nitto e Raffaella Romano. «Non pensavamo che questa potesse essere un’edizione così coinvolgente, avevamo paura che la lontananza fisica e il digitale, come unico mezzo d’espressione, raggelasse la magia degli incontri, dello scambio e delle emozioni su cui si fonda il rito del teatro», proseguono. «E invece nonostante tutto, dopo aver buttato all’aria diversi programmi live, prima di concepire questa versione inedita online, ci riteniamo pienamente soddisfatti dei risultati ottenuti. Sono state circa 7000 le visualizzazioni dei contenuti proposti con spettatori che provengono non solo dal nostro territorio, ma da diverse zone d’Italia», precisano. «Quest’anno il festival ha assunto un carattere nazionale, le limitazioni fisiche hanno in realtà proiettato il festival oltre i confini regionali».

Migliaia, dunque, i contatti sulla piattaforma curata da Tascalab, un catalogo aperto per viaggiare nei contenuti proposti quest’anno e nell’archivio storico delle passate edizioni. Grande curiosità e attenzione hanno generato i nove episodi di In viaggio con le storie, girati interamente nel Museo Ferroviario e oggetto anche dell’attento occhio dei “Piccoli Critici” che quest’anno per la prima volta hanno seguito e recensito il festival guidati dall’attrice Silvia Lodi. Seguitissime le sette proposte di laboratori del Kids village che hanno generato tenerissime restituzioni con video e foto che ritraevano i bambini all’opera, intenti a riprodurre o completare alcuni compiti assegnati durante le visioni. Alcuni di questi contenuti sono stati ospitati anche su altre piattaforme nazionali, da quella di Segninonda.org a quella della Città del Teatro di Cascina.

«Grandi apprezzamenti sono arrivati anche dai colleghi operatori del teatro ragazzi italiano che hanno seguito i nostri appuntamenti e partecipato agli incontri proposti in live streaming», sottolineano De Nitto e Romano. «Accorciando le distanze si è potuto incontrare un maestro del teatro italiano come Antonio Catalano, che ci ha fatto dono di momenti di rara bellezza ricordandoci come il fare teatro sia anche il mettere l’anima a posto; il poeta Bruno Tognolini con le sue rime vitamine ci ha proposto una meravigliosa immersione nel significato profondo delle filastrocche e delle parole; infine ci siamo ritrovati in tantissimi operatori e artisti a discutere se il digitale sia una limitazione o una nuova opportunità, passando in rassegna le molte esperienze nate dal primo lockdown in maniera più spontanea e venutesi man mano a strutturarsi in questa seconda fase».

Da sottolineare anche l’intensa sperimentazione dell’Operazione Robin Hood nella sua duplice funzione: da un lato, grazie alla call per attori realizzata assieme al progetto Barbonaggio Delivery di Ippolito Chiarello, il festival ha ricevuto in dono il tempo di tanti attori del territorio, spedendoli poi come frecce Robin Hood in diverse situazioni come comunità per minori, centri di accoglienza per minori stranieri, zone periferiche della città, incontrando nel rispetto delle norme, un pubblico straordinario; dall’altro l’Operazione Robin Hood- sostieni il festival kids, ha raccolto circa 1000 euro di donazioni, «utili a coprire», spiegano i direttori artistici, «solo una parte del deficit che questa edizione, priva di incassi ma con spese altissime per i set cinematografici allestiti e per gli strumenti digitali, e con un taglio pari a 2/3 dei finanziamenti pubblici su cui si è retta per le precedenti 6 edizioni. Chiudiamo questa sorprendente edizione con l’augurio di poter tornare a ricucire dal vivo il legame con il nostro pubblico e con tutti gli artisti e compagnie nazionali e internazionali che da sempre sono stati la forza di questo festival, e facendo tesoro delle potenzialità che questa opportunità digitale ci ha offerto, potenzialità che proveremo a coltivare per rendere sempre più partecipata e globale la nostra proposta. Ci auguriamo che le Istituzioni che hanno deciso di tagliare drasticamente il loro sostegno in uno degli anni più difficili che il nostro comparto abbia mai vissuto, tornino sui loro passi e non manchino in futuro di ripristinare la centralità che questo Festival occupa nella città di Lecce e nel territorio regionale».

Kids è un progetto di Factory Compagnia Transadriatica e Principio Attivo Teatro con la direzione artistica di Tonio De Nitto e Raffaella Romano, realizzato con il sostegno di Mibact, Regione Puglia (Assessorato all’Industria culturale e turistica – FSC 2014-2020), Comune di Lecce, Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con Polo BiblioMuseale di Lecce, Assitej Italia – Associazione nazionale del teatro per l’infanzia e la gioventù, Museo Ferroviario della Puglia e i progetti Storie cucite a mano e Ip ip Urrà, selezionati dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

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