Castellana Grotte, Giornata della Biodiversità: le iniziative previste

La Redazione

Il 22 e 23 maggio prossimi sui social e presso il sito carsico per conoscere l’Animale di grotta 2021: Italodytes stammeri

CASTELLANA GROTTE (BA) – Alle Grotte di Castellana la Giornata Mondiale della Biodiversità del prossimo 22 maggio sarà occasione per illustrare la vita nelle grotte e in particolare puntare l’attenzione sull’Italodytes stammeri, coleottero endemico della Puglia centro-meridionale e della Basilicata orientale, presente anche nelle caverne castellanesi, che in questo 2021, dichiarato dall’Unione Internazionale di Speleologia (UIS) “Anno Internazionale delle Grotte e del Carsismo”, è stato designato Animale di grotta dell’anno.

Un fine settimana intenso vedrà coinvolti per l’occasione Grotte di Castellana, Gruppo Puglia Grotte, Società Speleologica Italiana, WWF Levante Adriatico, WWF YOUng, in collaborazione con Associazione Grotte Turistiche Italiane e con il patrocinio del Comune di Castellana Grotte, in alcune iniziative online e presso il sito carsico, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione alle attività di ricerca e protezione degli ecosistemi sotterranei e dei suoi abitanti e, allo stesso tempo, raccontare le indagini biospeleologiche nei rami laterali delle caverne del sito castellanese, dove si è rilevata la presenza di esemplari di Italodytes stammeri. I visitatori che fra sabato 22 e domenica 23 maggio dalle ore 9:00 alle 18:00 vorranno visitare il sito carsico potranno approfittare dell’occasione per scoprire qualcosa in più sulle grotte, sul loro ecosistema e sull’importante monitoraggio dell’Animale di grotta dell’anno, grazie ai corner didattici di approfondimento che saranno presenti nella caverna della Grave e anche nell’area esterna.

Contemporaneamente sarà possibile approfondire le tematiche anche online grazie ad alcuni video pubblicati sull’evento Facebook e sul canale YouTube delle Grotte di Castellana, dove sabato 22 alle ore 17:30 sarà anche trasmessa in diretta una presentazione del progetto di ricerca che coinvolgerà tutti gli attori dell’iniziativa e illustrerà nel dettaglio l’attività avviata dagli speleologi già da qualche mese nelle Grotte di Castellana sul monitoraggio della presenza e del numero di esemplari di Italodytes stammeri, attività utile per verificare lo stato ambientale delle caverne. L’insetto, infatti, per la sua sensibilità alle variazioni micro climatiche, è un ottimo indicatore di stabilità e buone condizioni di conservazione dell’ambiente sotterraneo.

Le iniziative previste sono inserite nell’ambito delle Giornate Nazionali della Speleologia 2021. Tutti i dettagli sono disponibili sull’evento Facebook al seguente link: www.facebook.com/events/293447769100546/, mentre è possibile conoscere modalità e orari di visita al sito carsico sul sito www.grottedicastellana.it.

ITALODYTES STAMMERI

È un insetto endemico della Puglia centro-meridionale e della Basilicata orientale, le cui dimensioni medie sono comprese tra 4,5 e 4,7 mm, che venne scoperto dal prof. Hans Jürgen Stammer (1899–1968), zoologo e professore all’Università di Breslavia, nel 1937.

La sua biologia non è ancora ben conosciuta, è tuttavia evidente che predilige ambienti con temperatura compresa tra 13 e 17 °C ed elevata umidità relativa. Quando l’umidità diminuisce sembra che si sposti nelle fessure o in zone più umide della grotta. Una sua caratteristica è lo sviluppo notevole della superficie addominale e delle elitre che assumono un aspetto globoso. Ne consegue una forma a palloncino che corrisponde ad una camera respiratoria dove immagazzinare l’aria umida necessaria alla respirazione in zone secche della grotta. Questa modalità estetico-funzionale giustifica in pieno il nome scientifico dato a questo Carabide: “il palombaro italiano dedicato a Stammer”. Data la riduzione degli apparati respiratori, infatti, la respirazione avviene tramite la superficie tergale dell’addome che si viene a trovare sotto le elitre rigonfie.

Ha una elevata sensibilità alle variazioni delle condizioni ambientali e quindi si potrebbe ipotizzare un suo impiego come indicatore delle alterazioni climatiche della grotta.

È un predatore e si nutre di Collemboli, Pseudoscorpioni, Acari, Crostacei, larve di Ditteri e muffe anche se qualche volta è stato trovato su esche vegetali. Studi condotti da Luigi De Marzo hanno evidenziato una porzione intestinale dilatata che favorirebbe l’ingestione di una grande quantità di cibo consentendo così di sfruttare al massimo le irregolari risorse alimentari.

Maggiori informazioni: https://animalidigrotta.speleo.it/italodytes-stammeri/

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