Tangenti a Molfetta, le segnalazioni raccolte sui social

La Redazione

Regali e lavori per il lido dell’assessore ai lavori pubblici al centro dell’inchiesta

Sarebbero partite da alcune segnalazioni effettuate sui social dai cittadini le indagini su un giro di tangenti e appalti che a Molfetta, nel nord Barese, hanno portato all’arresto di 16 persone. Sono coinvolti imprenditori della zona, funzionari pubblici e politici.

Un’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata all’assessore comunale ai lavori pubblici, Mariano Caputo. Sarebbe lui uno dei personaggi chiave dell’inchiesta. Avrebbe accettato regali, tangenti, e altre utilità personali, come forniture di arredi, bancali di ciottoli e asfalto per il lido di cui era socio. Ma anche la riparazione dell’auto di famiglia dopo un incidente stradale. Gli investigatori, con l’ausilio di telecamere nascoste, hanno ripreso gli incontri, in cui gli imprenditori entravano in auto e, senza proferire parola, depositavano nel porta oggetti una busta chiusa, contente molto probabilmente le mazzette. Indagato il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini. In un comunicato, il primo cittadino ha dichiarato di avere fiducia nella giustizia e di essere interessato alle verifiche dei fatti.

Gli appalti sospetti riguardano la riqualificazione delle piazze e delle strade Immacolata e Aldo Moro; la messa in sicurezza delle ciminiere dell’ex cementificio; la progettazione del nuovo teatro comunale; la ricostruzione della scuola per l’infanzia Gianni Rodari; la riqualificazione della biblioteca comunale e della cittadella degli artisti e la realizzazione del nuovo stadio di atletica leggera. Appalti affidati direttamente, senza bandire gare pubbliche. Il procuratore capo di Trani, Renato Nitti in conferenza stampa ha sottolineato i ripetuti tentativi di ostacolare l’inchiesta. Sforzi inutili per l’atteggiamento collaborativo di alcuni dipendenti, anche all’interno dell’amministrazione della giustizia.

Michele Paldera

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