Incendi in Sicilia e Calabria, per i sindaci calabresi sono dolosi. A Palermo arriva il ministro

La Redazione

Sicilia e Calabria sotto assedio.  Per tutta la notte i vigili del fuoco hanno effettuato nelle due regioni oltre 300 interventi. Dall’alba sono in volo 7 canadair. Le fiamme stanno devastando le Madonie, i monti della provincia di Palermo, ma anche case e aziende agricole soprattutto nelle Petralie, a Geraci Siculo e nel Monrealese, tra Piano Geli, San Martino delle Scale e Montefiascone. Il presidente dell’Ente Parco delle Madonie, Angelo Merlino, con una lettera aperta indirizzata alla Commissione regionale Abi della Sicilia e al mondo del credito cooperativo, chiede una moratoria sui a causa degli incendi “che purtroppo continuano ancora oggi a ripetersi e che hanno causato devastanti danni a case, stalle, fienili, mezzi agricoli e mandrie, mandando in fumo il lavoro di generazioni di agricoltori”. Il governatore Nello Musumeci ha chiesto lo stato d’emergenza nazionale per le Madonie e in Sicilia sono arrivati oggi il
ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, e la viceministra dello Sviluppo economico,
Alessandra Todde.  “Come per la Sardegna, abbiamo deciso di recarci in Sicilia per incontrare i sindaci dei comuni più colpiti dagli incendi e le categorie produttive. Il governo vuole dimostrare estrema vicinanza ai territori, confermando che il governo non ha alcuna intenzione di lasciarli soli. Oggi e’ la conferma che lo Stato c’è e non vuole lasciare nessuno indietro”. 

Anche la Calabria brucia. Aspromonte in fiamme e il santuario di Polsi, nel comune di San Luca, nel Reggino, è isolato. Lo fa sapere il Rettore don Tonino Saraco. “La strada principale è bloccata dalle fiamme, si accede solo da due vie secondarie delle quali una è una mulattiera”. Centinaia di pellegrini partiti ieri a piedi da Cinquefrondi stanno
facendo la via del ritorno, così come le auto in coda verso il Santuario. Gli uomini della forestale hanno bloccato la strada al casello. I telefonini funzionano poco in questa zona e questo – riferiscono le parrocchie in pellegrinaggio – aggrava la difficoltà dei soccorsi. Al casello dove sono stati bloccati i fedeli dalla forestale c’è una grande vasca per l’acqua che servirebbe in questi casi di emergenza ma attualmente – riferiscono i pellegrini – è vuota. Intere distese di faggeti sono ridotte in cenere. Nel Cosentino un rogo ha interessato il territorio di Paola, non lontano dal Santuario dedicato a San Francesco. Situazione complessa anche a Catanzaro, dove un primo incendio ha seriamente compromesso la zona adiacente il Parco della biodiversita’ e quando il rogo sembrava domato, un nuovo rogo si è sviluppato, durante la scorsa notte, nella pineta di Siano, altro polmone verde della città. Il sindaco, Sergio Abramo, ha lanciato un appello a tutti i cittadini di segnalare eventuali roghi alle autorità competenti. per il primo cittadino, gli incendi sono di natura dolosa, così come confermato anche dal sindaco di Zagarise, Domenico Gallelli, che ha sottolineato che “ancora una volta un incendio doloso appiccato in più parti sta interessando il nostro paese, in
particolare la zona di Campanaro. Il sistema regionale non può fare affidamento solo sui volontari – ha aggiunto -servono squadre giovani e formate altrimenti perderemo tutto il nostro patrimonio boschivo”. Nel Vibonese un vasto incendio ha creato problemi alla viabilità tra Maierato e Pizzo.
Stefania Losito

(In foto la Calabria in fiamme)

L’articolo Incendi in Sicilia e Calabria, per i sindaci calabresi sono dolosi. A Palermo arriva il ministro proviene da Radio Norba.

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