Visita guidata e worklab con i curatori della mostra “In fuga da Nazareth. Profughi di ieri e di oggi”

La Redazione

Visita guidata experience al Museo dei Cappuccini di Genova. Prima visita guidata in cui i curatori della mostra “In fuga da Nazareth – Profughi di ieri e di oggi” accompagneranno i visitatori alla piena comprensione del progetto.Venti tavole, venti immagini, venti parole per un solo concetto: dalla DECISIONE alla META.Massimiliano Ungarelli è riuscito a rappresentare con straordinaria efficacia il dramma degli immigrati e dei profughi del nostro tempo. Il progetto si propone di dare i volti alla famiglia di Nazareth utilizzando foto di veri profughi, perseguitati e poveri del nostro tempo, veri padri e madri che si accompagnano sempre con i propri figli, l’unica reale ricchezza che possiedono.  Volti che rileggono una storia passata, che si attualizza nei passi, nei gesti, negli occhi, di moderni profughi.

«Dobbiamo uscire dalla nostra Comfort Zone» questa è la frase che più volte i curatori Daphne Ferrero e Luca Piccardo hanno sottolineato parlando di questo progetto, e il Museo dei Cappuccini ha voluto effettivamente uscire dalla propria comfort zone, costituita dal patrimonio storico artistico dell’Ordine, sposando questa mostra di arte contemporanea che dà voce al tema dei profughi e rifugiati del nostro tempo, mai attuale come in questo momento in cui violenti venti di guerra soffiano non molto lontano dalle nostre case.

Un allestimento che si trasforma in un vero “pugno nello stomaco” per lo spettatore che si avvicina alle opere che lo compongono: immagini crude, forti, che quasi mettono a disagio chi le guarda, perché ciò che si sta osservando non è fantasia, ma realtà. Infatti, i protagonisti della mostra sono declinazioni pittoriche di reportage fotografici di Siriani, Afghani, Rohingya, persone reali, profughi, perseguitati e poveri del nostro tempo, padri e madri che si accompagnano sempre con i propri figli, l’unica autentica ricchezza che possiedono. Persone che, nonostante il male subito, manifestano la forza, la bellezza umana e la sacralità della vita. 

WORKLAB
Per definizione dell’artista Massimiliano Ungarelli, il progetto è aperto, in quanto finché ci saranno profughi nel mondo, non potrà ritenerlo concluso. Dalla sua presentazione nel 2020, ha dunque realizzato cinque inediti, esposti in mostra in una sezione dedicata. L’intento è che lo spettatore possa diventare parte attiva del progetto e scrivere le proprie impressioni scaturite dalle immagini.

I partecipanti sono chiamati a sviluppare una riflessione personale su uno degli inediti. Ognuno avrà carta e penna per lasciare il proprio pensiero all’artista. Per partecipare si consiglia di portare cellulare con app che scansiona i QRCode e auricolari. Carta e penna saranno fornite dal museo.

Solo su prenotazione. Massimo 15 partecipanti. 
È richiesto un contributo di € 5.00 a partecipante.
Box Info
Museo dei Cappuccini di Genova
Viale IV Novembre 5
16121 Genova
tel. 0108592759
email. info@bccgenova.org

La Redazione

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