Cosa mangiare in Salento: i prodotti tipici più esclusivi da assaporare

La Redazione

Viaggiando in Puglia, sono in molti a chiedersi “cosa mangiare in Salento”. Il Salento è infatti famoso per “il sole, lu mare, lu ientu”, ma soprattutto per la sua gastronomia variopinta di colori vivaci e variegata di sapori sensazionali. Ogni buon pugliese che si rispetti, consiglierebbe a un turista pronto a partire per le sue vacanze in questo posto incantato, di portare con sé dei pantaloni di una taglia in più per l’evenienza. È buona norma quando si viene in Puglia, non rifiutare mai un prodotto gentilmente e insistentemente offerto perché il vero pugliese ci resterebbe male.

Friselle e pucce salentine, semplicità e gusto

Ecco i prodotti tipici da non rifiutare mai e da provare almeno una volta nella vita quando si decide di mangiare in Salento: per cominciare con “l’antipasto” per il pugliese, ottime ed imperdibili sono le cosiddette “friseddhre”, dei panini fatti in maniera semplice con il grano duro o l’orzo e cotte due volte. Questo tipo di cottura permette che la friseddhra diventi una specie di biscotto da “sponzare” nell’acqua per poi essere condita con pomodori, rucola sale e quant’altro. Questo prodotto veniva mangiato dai contadini di un tempo a colazione, quando “non si sapeva come riempire la pancia”.

Scopri la ricetta su: Frisella pugliese. Un piatto tipico semplice, genuino e completo

Altra bontà salentina è la puccia tipica per la sua mollica consistente, generalmente si mangia il 7 dicembre e viene farcita con tonno e altri ingredienti, perché il vero pugliese rispetta le tradizioni. Altro prodotto tipico è l’uliata, un panino simile alla puccia per il suo impasto ma abbondantemente farcito con tonno, olive nere, verdure e peperoncino. Addirittura è stata allestita una sagra in onore di questo prodotto unico nel suo sapore.

Scopri la ricetta su: La ricetta della puccia: speciale tipo di pane pugliese

Altre specialità del Salento

La terra salentina offre inoltre una ricchezza unica, si ha l’imbarazzo della scelta nel decidere cosa mangiare in Salento. Essenziale è l’olio extravergine d’oliva, fonte di fama e invidia in tutto il mondo. Quest’olio, prodotto esclusivamente con olive pugliesi, è usato per la preparazione di quasi tutti i piatti tipici, proprio perché come direbbe il vero pugliese “da più amore al piatto”. Un passepartout è la patata zuccarina, utilizzata per il condimento di molti piatti. A differenza della patata importata dall’estero, questa tipologia presenta una polpa giallastra, ottima per essere cucinata in modi differenti. Assolutamente da assaggiare è anche il latte di mandorla, usato con granite, con caffè e ghiaccio, ma anche ottimo da bere semplice per una colazione rigenerante. Il latte è utilizzato anche per la produzione di ricotta forte, forse chiamata così per il suo gusto piccante e il suo odore appunto “forte”, ma anche per la produzione del cacioricotta, chiamato così perché si caratterizza come un mix tra ricotta e formaggio. Questo prodotto nasce dalla lavorazione di latte nostrano di capra e pecora.

Per chiudere in bellezza il menù salentino, i dolci tipici da mangiare in Salento almeno una volta nella vita sono tre: la cotognata, mangiata sotto forma di caramella proprio perché è fatta con la marmellata dalla consistenza molto solida, i mustazzoli cioè dei biscotti d’origine araba, qui importati nel corso delle dominazioni, fatti con miele, frutta secca, chiodi di garofano e cannella. Alla fine della preparazione sono cosparsi di glassa al cioccolato, una prelibatezza; infine c’è la cupeta, fatta con mandorle, miele e zucchero, tipica delle feste patronali.

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