Olio d’oliva, cinque tipi di made in Puglia per rendere le pietanze uniche

La Redazione

La Puglia, oltre ad essere una regione meravigliosa grazie al perfetto equilibrio tra storia, paesaggi di mare, montagna e pianura, è senza ombra di dubbio la patria del buon cibo mediterraneo. Accompagnare qualsiasi pietanza con un cucchiaio d’olio è quasi un must di tutte le massaie pugliesi. 

Fondamentale, ovviamente, deve essere la qualità del liquido color oro: anche una semplice fetta di pane di Altamura accompagnata dall’olio adatto si può trasformare in una esperienza mistica.

Tanti sono gli oliveti presenti nella nostra regione. Dagli alberi di questa pianta si possono classificare i principali 5 oli made in Puglia dalla rilevanza mondiale

Coratino

La Coratina, conosciuta anche come Racioppa di Corato, è una delle cultivar più distribuite in Puglia, con un totale di oltre 70 mila ettari per la sua coltivazione. I campi sono presenti principalmente nelle zone di Bari e Foggia. La pianta, resistente alle basse temperature, produce un olio dal sapore piccante dal retrogusto amarognolo. Il prodotto viene consigliato specialmente per condire le cruditè, le insalate e le zuppe di legumi.

Ogliarola salentina

Concentrato nell’area di Taranto e Lecce, l’Oragliola Salentina o Pizzuta o Chiarita, è presente su 130 mila ettari del territorio. L’olio che ne deriva presenta una sapidità intensa con dei rimandi all’amarognolo e al piccante. Questo tipo di prodotto si abbina in maniera perfetta e quasi naturale con i primi piatti, zuppe di legumi, bruschette e arrosti di carne bianche.

Cellina di Nardò

La cultivar di Cellina di Nardò è anch’essa diffusa principalmente nelle aree ionico-salentine ed occupa 60 mila ettari dei campi presenti in regione. Una volta macinata l’oliva, si ottiene un olio fruttato dal sapore di pomodoro ed erba, che lascia una nota di mandorla ed un gusto armonioso, persistente, amaro e piccante. La pietanza di colore giallo dorato con dei riflessi verdolini è ideale per insaporire verdure, carne e pesce.

Cima di Bitonto

La varietà di oliva Cima di Bitonto, comunemente conosciuta come Ogliarola Barese, prevede una coltivazione di circa 30 mila ettari nelle zone di Bitonto e del centro e sud-ovest della città di Bari. L’olio che se ne ricava, molto pregiato, al gusto presenta un sapore dolce e delicato. Il retrogusto di mandorla, rende il prodotto perfetto per ogni tipo di pietanza. Primi piatti, carpacci, verdure bollite e pesce sono i più adatti da essere accompagnati da questo prodotto. 

Olio di Peranzana

La Peranzana, o Provenzale, è coltivata specialmente nel territorio foggiano, la cui estensione è seconda solo alla cultivar della Coratina. L’olio che ne deriva è di colore oro con alcuni riflessi verdi e il sapore unico è un equilibrato mix tra pomodoro, rucola, ravanello e carciofo. L’olio Peranzana è indicato per piatti delicati, che aggiungeranno un gusto equilibrato ai piatti di pesce e alle pietanze dalle brevi cotture.

Usare l’olio di oliva in maniera moderata è molto importante, non solo per la delizia del nostro palato, ma anche per la salute: il suo uso contribuisce all’accrescimento corporeo, alla maturazione del cervello e alla formazione delle ossa.

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