La festa della liberazione. Dal 25 aprile 1945 all’articolo 21 della Costituzione. Il fatto

La Redazione

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Questo è quello che cita la nostra Costituzione all’articolo 21 che dal gennaio 1948 definisce tutti i nostri diritti e doveri.

Oggi, intanto, si celebra la festa della liberazione dal nazifascismo, un momento imprescindibile dalla memoria della nostra storia e che ci deve fare riflettere sull’importanza della libertà e dell’articolo 21.

Per essere liberi dobbiamo liberamente credere di esserlo oggi e sempre.

L’anniversario della liberazione d’Italia, noto anche come festa della Liberazione (o semplicemente il 25 aprile), è una festa nazionale della Repubblica Italiana, che si celebra ogni 25 aprile per commemorare la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, la fine dell’occupazione nazista e la definitiva caduta del regime fascista. È un giorno fondamentale per la storia d’Italia, come simbolo della Resistenza, cioè della lotta condotta dai partigiani a partire dall’8 settembre 1943 (giorno in cui gli Italiani seppero dell’armistizio di Cassibile, appena firmato con gli Alleati); esso ha assunto un significato propriamente politico e militare.

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