Jacobs: “La Gran Bretagna guardi in casa sua, io ho lavorato tanto per la vittoria”

La Redazione

La promessa fatta alla mamma, la voglia di misurarsi sui 200 metri: l’atleta azzurro sogna di battere il record di Bolt

Chi la fa l’aspetti.  Marcell Jacobs sorride, se pensa alle accuse che gli sono state rivolte (di doping, ndr). “Mi fa sorridere pensare che coloro che hanno parlato senza pensare a quel che dicono ora devono piuttosto guardare a casa loro. Io ho lavorato tanto, mi sono sacrificato e non ho voluto dare peso a persone che non sanno quello che dicono”, ha raccontato Jacobs, commentando i sospetti di doping che hanno coinvolto il britannico Chijindu Ujah, staffettista nella finale olimpica della 4×100 vinta dall’Italia per un centesimo di secondo proprio sulla Gran Bretagna. Una eventuale squalifica di Ujah, se fosse positivo alle controanalisi, porterebbe alla squalifica dell’intera squadre britannica e quindi alla perdita della medaglia d’argento. Dopo l’inaspettata vittoria dell’atleta di Desenzano, il quotidiano inglese ‘Times’ aveva fatto insinuazioni in merito ai rapporti, peraltro interrotti da da tempo, tra la medaglia d’oro nei 100 metri e nella staffetta Marcell Jacobs e l’imprenditore Giacomo Spazzini, quest’ultimo oggetto di indagini da parte
della polizia per presunto traffico di sostanze illecite.

Intanto l’uomo più veloce del mondo dovrà fermarsi, comunque, un anno. “L’anno prossimo ci sono eventi importanti, Mondiali, Europei, e io voglio arrivarci al top e confermarmi”. La medaglia d’oro olimpica ha spiegato la sua scelta dello stop che aveva accennato sui social in risposta a un suo fan. Vuole scendere in pista il prossimo anno per le gare più importanti, e mantenere la promessa fatta alla mamma. “Mia madre dice che batterò il record di Bolt? Siamo su un altro pianeta, ma se mia mamma dice che lo batterò. Il 9”80 fatto a Tokyo senza vento, forse in condizioni migliori poteva essere anche un 9”77, ma l’obiettivo è, ovviamente, scendere sempre di più”.
Jacobs, nella prossima stagione, proverà anche i 200. “Sono una gara importate per lavorare e migliorarsi sui 100. La doppia distanza su quei ritmi – ha spiegato – aiuta molto. La faremo comunque per divertirci e migliorare sullo scatto breve”.

Stefania Losito

L’articolo Jacobs: “La Gran Bretagna guardi in casa sua, io ho lavorato tanto per la vittoria” proviene da Radio Norba.

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